Filed under: Suoni da ascoltare | Tag: Polifonica Vitaliano Lenguazza, Università di Padova
Sorto nel 1959 ad opera di alcuni goliardi, l’Ente Morale «Polifonica Vitaliano Lenguazza» si è conquistato, in breve lasso di tempo, larga messe di consensi in tutte le Università italiane.
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Qui e’ possibile il download di un “raro” reperto e documento di anni lontani : la registrazione dell’ ultimo “concerto” tenuto dalla formazione “iniziale” della Polifonica al Teatro Verdi di Padova per l’ VIII Febbraio del 1969 (nel momento della sua massima “gloria”, per il decennale della sua fondazione, e poco prima del suo sciogliersi quasi-definitivo, per un lunghissimo periodo).
Se la conservazione di alcuni motivi tradizionali, fatalmente destinati a disperdersi nel tempo, fu il suo fine iniziale, esso è stato raggiunto in maniera così perentoria e così piena di originalità che oggi il complesso si trova autorevolmente inserito nella storia della musica contemporanea. Come Chopin richiama alla mente le esecuzioni di Cortot, come Vivaldi richiama «I Musici», così la Morte del Biscaro richiama alla mente la «Polifonica Vitaliano Lenguazza».
L’armonia dell’esecuzione è ottenuta dalla convergenza delle dissonanze del tono, del semitono e del semicupio; la purezza cristallina della cornetta acquista corpo e potenza dall’apporto del clackson 1920; il rimbombo della grancassa e dello Zumm-Bumm della foresta nera è ingentilito dal pianto sommesso dei clarini.
Alla fine dell’audizione anche il critico dal palato più raffinato riconoscerà in questi polifonici la presenza di un certo genio e di un ben preciso spirito, invecchiato in antiche botti di robusto legno di rovere.
Prof. Francesco Maria Tabernasa
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