Andrea Moro
PARLO DUNQUE SONO
Diciassette istantanee sul linguaggio.
Collana: «Biblioteca minima»
Data pubblicazione: maggio 2012
Codice isbn: 978-88-459-2696-9
pagine: 111
prezzo: €7,00
Una traccia minima di illustrazione dedicata allo studio del linguaggio.
Qui una recensione.
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Colli Euganei – Traversata del Solstizio – 24 Giugno 2012.
Quest’anno la Traversata del Solstizio è programmata per domenica 24 giugno, con qualche novità nella sua impostazione.
E’ confermato il percorso da Este a Bastia lungo la dorsale longitudinale degli Euganei.
La lunga camminata è dedicata al ricordo di Aldo Pettenella, “camminante dai piedi luminosi“, lo scrittore veronese morto alcuni anni fa, autore della apprezzatissima guida “Escursioni nei Colli Euganei” edita alla fine degli anni ’80 e ancora oggi aggiornata, diffusa, venduta e consultata dai numerosi “cultori” del turismo “a piedi” nel parco dei colli.
Il naturalista Toni Mazzetti, da sempre anima dell’evento di inizio estate, anticipa che la pochezza dei mezzi economici disponibili ha come conseguenza una manifestazione in ogni caso molto “francescana”.
“La flora dei Colli Euganei” di Antonio Mazzetti
[25 anni dalla prima pubblicazione 1987 -2012]
“Cammineremo assieme in letizia, con qualunque tempo, senza fretta, in piena libertà. Sarà un cammino ricco di semplicità e di emozioni, allietato dalla presenza di numerosi artisti”.
Quest’anno infatti l’Associazione Culturale Totem di Este (PD), le compagnie teatrali MenTalmente Instabile e Via Rosse, i gruppi musicali Malazeta e Calicanto, le associazioni La Vespa, Euganea Movie Movement, e gli amici de I Nuovi Samizdat, in occasione della “Traversata” provvedono alla preliminare selezione di alcune opere artistiche da installare in vari punti appropriati del percorso lungo i sentieri dei Colli Euganei nell’ormai consueto tragitto.
Nella selezione si tiene conto delle affinità con i temi dell’evento (ambiente, sostenibilità, solidarietà, vivere il territorio).
Particolare sarà l’attenzione per gli artisti che “vestendo il percorso” creeranno opere con materiali naturali, che potranno eventualmente essere mantenute in maniera non effimera sul luogo di installazione.
La traversata è una giornata di libertà, per questo non è richiesta agli artisti alcuna quota di iscrizione né altri contributi di qualsivoglia tipo.
Al contempo non è previsto nessun premio e nessuna classifica tra i selezionati, i quali avranno, però, la possibilità di esporre le loro opere durante un evento molto seguito, che vede la partecipazione di molte persone.
La partenza e’ “aperta”, nel senso che l’orario sara’ scelto dai vari camminanti secondo le proprie possibilità ed esigenze. La partenza ordinaria e’ comunque prevista, con qualsiasi tempo, alle ore 6 di domenica 24 giugno, con luogo di ritrovo in Via Vigo di Torre, all’esterno del Castello di ESTE.
Non è richiesta iscrizione e la partecipazione è gratuita.
Lungo il tragitto e all’arrivo non sarà fornita assistenza alimentare o d’altro genere, ognuno dovrà organizzarsi autonomamente e responsabilmente.
L’arrivo a BASTIA è previsto indicativamente per le ore 17:00 nella corte rurale della famiglia Pettenella. Ad allietare l’arrivo e il termine della giornata saranno previsti canti e musiche con la compagnia di Calicanto e un ristoro a base di bevande, frutta e torte;
Per il recupero dei mezzi lasciati a Este i camminanti dovranno organizzarsi autonomamente. Per chi fosse impossibilitato, sarà possibile prenotare un passaggio chiamando il numero 3284070488.
Ulteriori dettagli e aggiornamenti su: http://www.associazionetotem.blogspot.it/
Oppure sulla pagina Facebook della Associazione Totem:
http://www.facebook.com/pages/Associazione-Culturale-Totem/306651982727208
Per informazioni è possibile anche chiamare Toni Mazzetti al 335 6193310
Elenco degli artisti selezionati:
All in Orchestra – Liceo “G.Galilei”
Canossa
Ecce coro
Elisa Ravagnani
Marisa Merlin
Michela Battistella
Anna Maria Rosin
C.E.M.E.A. di Creola di Saccolongo
David Du Soleil & Il Palcomobile
Cesare Trivellato
Per dare una piccola idea della suggestione delle traversate dei solstizi, di seguito sono
raccolte alcune immagini relative alle camminate degli anni passati, tratte dalla pagina Facebook della Associazione Totem.
E, infine, ultimo ma non “ultimo”, un libro proposto dalla Libreria Moderna
http://www.brunomondadori.com/scheda_opera.php?ID=1876
Non se ne può più
Stefano Bartezzaghi
Mondadori
novembre 2010
«Biblioteca Umoristica Mondadori»
Isbn : 978-88-04-59806-0
Prezzo €17,00
pp.257
Negli anni 1978-1979 furono pubblicate da Bompiani nella collana Tascabili Ragazzi diretta da Oreste del Buono le serie delle storie brevi di Corto Maltese, pubblicate originariamente in Francia su Pif/Vaillant all’inizio degli anni ’70.
Corto Maltese – Tascabili Bompiani (1978-1979)
Christopher Alexander
Note sulla Sintesi della Forma
Il Saggiatore, 1967
Christopher Alexander
NOTE SULLA SINTESI DELLA FORMA
Titolo originale: “Notes on the synthesis of form”
Traduzione: Sergio Los
Collana: «Struttura e Forma Urbana» diretta da Giancarlo De Carlo
Data pubblicazione: 1967
Codice isbn: 0674627512
BNI N. Bibliografia nazionale 672561 [IT]
252 pagine: ill. ; 21 cm.
Prezzo: Lire 2400
Qui si trova la trascrizione di un famoso dibattito del 1982 all’università di Harvard fra Christopher Alexander e Peter Eisenman sui relativi contrastanti concetti di Armonia in Architettura.
[This “legendary” debate took place at the Graduate School of Design, Harvard University, on November 17th 1982].
Di seguito sono riprodotti il frontespizio e l’introduzione dell’edizione italiana, curata da Sergio Los nel 1967, del libro di Alexander [originariamente pubblicato nel 1964 e ricavato dalla sua tesi di dottorato] .
Alexander C. – Note_sulla_sintesi_della_forma [Introduzione]
Collana: «Temi»
Data pubblicazione: febbraio 2011
Codice isbn: 9788833921938
pagine: 226
prezzo: €18,00
Gabriele Lolli osserva che gli argomenti trattati nelle Lezioni Americane di Calvino (Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità, Molteplicità) sono proprietà essenziali del pensiero matematico creativo. Da tale osservazione ha origine questo libro, di grandi chiarezza e fascino.
Qui sono disponibili alcune interessanti recensioni.
Di seguito inoltre è riportata la recensione di Luigi Marfé tratta da L’Indice dei Libri del Mese.
Quali “valori o specificità o qualità”, si chiedeva Italo Calvino nel comporre le Norton Lectures nel 1985, dovrebbe portare con sé la letteratura del prossimo millennio? Oggi che in quel millennio ci siamo dentro da più di dieci anni, Gabriele Lolli ci mostra come, spostando il quesito sulla matematica, la risposta resti la stessa immaginata da Calvino. Leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità – che, insieme alla consistency, avrebbero dovuto comporre la lista dei desideri calviniana – sono infatti anche qualità fondamentali del pensiero matematico. I sentieri della creazione seguono percorsi ancora per gran parte in ombra, ma, grazie a libri come quelli di Lolli, rivelano, tra letteratura e matematica, paralleli sorprendenti: l’epistemologia di Goodman ci ha del resto provato da tempo come le forme della rappresentazione verbale e quelle della rappresentazione simbolica siano altrettanti modi di “vedere e costruire il mondo”. Modelli che tolgono peso alla realtà per comprenderla meglio, maneggiarla, renderla finalmente significante. “L’atteggiamento scientifico e quello poetico coincidono – argomentava in questo senso Calvino, – entrambi sono atteggiamenti insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione”.
Era questo l’obiettivo di Calvino fin dal 1964, quando si trasferì a Parigi e, in un momento di impasse creativa, trovò in Queneau e in Borges quell’idea combinatoria della letteratura che più avanti lo avrebbe portato verso la “patafisica” dell’Oulipo (cfr. “L’Indice”, 2010, n. 12). Da allora, per lo scrittore a caccia di storie, la matematica divenne ben più di un prontuario di “istruzioni per l’uso”. Lolli ci spiega come le suggestioni che la letteratura trarrebbe dalla matematica siano innumerevoli: il principio dell’economia discorsiva, la regola del rigore, l’ambizione di una consecuzione assoluta, le vertigini di un’altrettanto assoluta indeterminazione. Suggestioni che nutrono la prosa di Leonardo e Galileo, Poe e Valéry, Gadda e Musil, Queneau e Levi, e più in generale di tutti gli autori di quella “linea di forza della letteratura”, come diceva Calvino, in cui la cultura scientifica e quella letteraria si contaminano a vicenda per inseguire un comune progetto cosmologico. Il dono più grande che Calvino credeva di aver trovato nella matematica, così come nelle scienze, era la disponibilità di un intero arsenale di metafore. Ed è proprio nella matematica e nella scienza che il suo sogno di una scrittura indipendente dal proprio stesso autore scelse le sue immagini preferite: “Magari fosse possibile un’opera concepita al di fuori del self, un’opera che ci permettesse di uscire dal nostro io individuale per far parlare ciò che non ha parola, l’uccello che si posa sulla grondaia, l’albero in primavera, la pietra, il cemento, la plastica…”.
Non sono più i tempi di Snow e di Leavis, e l’idea che la letteratura debba molto alle scienze è ormai una certezza acquisita. Il Discorso sulla matematica di Lolli descrive la dialettica tra quelle che un tempo si chiamavano le “due culture” su un piano molto più complesso della reciproca opposizione, come un itinerario verso una regione dell’immaginario dai confini così porosi da permettere trasbordi tanto frequenti quanto inavvertiti.
Ecco allora il profilarsi dell’opposta (e più difficile) domanda: cosa può offrire la cultura letteraria alla matematica? Molti anni fa, Koestler e Feyerabend hanno risposto a questo interrogativo sostenendo che anche le scienze avrebbero un loro emplotment, e la retorica narrativa sarebbe un aspetto essenziale di ogni teorizzazione astratta. Lolli affronta la questione da un punto di vista diverso. Seguendo implicitamente Gardner, ci spiega che esistono operazioni mentali che un approccio artistico può padroneggiare meglio e altre che invece sono più semplici per la matematica: ciò che importa, in entrambi i casi, è l’instaurarsi di un circolo virtuoso in cui ciascuna dimensione possa arricchire l’altra. In questa prospettiva, la letteratura ha almeno altrettanta forza di visibilità da offrire alla matematica di quanta ne tragga da essa. Se la storia della matematica, così come quella delle scienze, è segnata dal susseguirsi di nuove scoperte, uno dei suoi problemi fondamentali è quello di rendere pensabile il nuovo. Le occorrono immagini, metafore, storie, ed è per questo che i grandi libri di scienza – penso a Galileo, a Darwin, a Monod – sono libri di letteratura a tutti gli effetti. “Il più grande scrittore della lette–ratura italiana d’ogni secolo”, scrisse una volta Calvino, è stato Galileo: non era soltanto una provocazione, ma la convinzione che fosse un autentico uno sforzo poetico a rendere la sua scrittura un luogo in cui potevano “piovere dentro” sempre nuove similitudini.
Uno classico rompicapo matematico è il cosiddetto gioco di Marienbad, che in una delle sue versioni più note chiede di costruire quattro triangoli uguali con sei fiammiferi. Un enigma da perderci la testa, che tuttavia si rivela molto semplice non appena ci si accorge che basta sollevare uno dei fiammiferi dal piano dove si sta cercando invano la giusta combinazione: passando alle tre dimensioni, verrà infatti naturale comporre un tetraedro (cioè una piramide a base triangolare). Il libro di Lolli sembra spiegarci che forse l’incontro tra letteratura e matematica si può spiegare nello stesso modo: ciascuna di esse permette all’altra di guadagnare una dimensione in più, e di raggiungere così la giusta distanza dalla quale poter relativizzare le proprie certezze e scoprire, come avrebbe detto Calvino, che il “mondo è molto più complicato e vasto e contraddittorio” di ogni punto di vista individuale.
Matematica vuol dire, letteralmente, “ciò che si impara”. Nel suo lento affrettarsi sulla strada della conoscenza, la prospettiva del signor Palomar, così come quella di tutta l’opera di Calvino, è “matematica” in questo senso etimologico. Nella tradizione dei Bachelard e dei Serres, il Discorso sulla matematica di Lolli ci spiega come qualunque autentico viaggio del sapere finisca per intrecciare la letteratura e la matematica in una hofstadteriana “ghirlanda brillante”.
Luigi Marfè
Sarah Bakewell
Montaigne. L’arte di vivere
Fazi Editore
2011
Collana: Campo dei fiori n. 3
Traduzione di Thomas Fazi
Codice isbn: 978-88-6411-231-2
Data pubblicazione: 09/06/2011
pagine: 443
prezzo: € 19,00
Qui di seguito, da Repubblica del 10 giugno 2011, una recensione di Antonio Gnoli al libro di Sarah Bakewell.
Andrea Molesini
Non tutti i bastardi sono di Vienna
Sellerio
2010
La memoria n. 829
EAN 9788838925009
5ª edizione
pagine: 376
prezzo: €14,00
Martedì 19 luglio 2011 l’autore Andrea Molesini ha presentato il suo più recente libro
Non tutti i bastardi sono di Vienna
in una serata raccolta (e piacevole) passata in libreria.
Qui di seguito, tratta da Il Sole 24 Ore di domenica 19 giugno 2011, una recensione di Giovanni Pacchiano del libro di Andrea Molesini.
Introduzione alla verità
Franca DAgostini
Bollati Boringhieri
maggio 2011
Collana «Temi»
Prezzo €16,50
pp.359
Un consiglio di lettura, estrapolato da un recente post apparso nel blog vibrisse
Bambini nel cortile
Di Giulio Mozzi
E’ arrivato il caldo. La trattoria ha messo i tavolini nel cortile. Io sto mangiando un piatto di pasta (e intanto leggo, divertendomi, Introduzione alla verità di Franca D’Agostini, Bollati Boringhieri). Sono le dieci di sera.
Dall’altra parte del cortile c’è una tavolata lunga con una decina di coppie, qualche nonno, e sei bambini. Hanno finito di cenare da un pezzo. Gli adulti chiacchierano, fumano, allungano le gambe sotto al tavolo. I bambini – tutti sotto i sei anni, a occhio – corrono di qua e di là, strillano, ridono, eccetera: fanno il loro mestiere.…
Da Bambini nel cortile, di Giulio Mozzi.