Filed under: Amici, Colli Euganei, Cose da vedere, Luoghi in cui essere, Mappe
Anche nel 2012 [domenica 23 dicembre], nei giorni del solstizio d’inverno, si farà (e’ il terzo anno consecutivo) la traversata trasversa dei Colli Euganei.
I Camminanti di Toni Mazzetti , novelli Benandanti (?), accompagneranno, nel paesaggio irrigidito dal freddo, il corso del sole lungo le creste che tagliano trasversalmente i colli da Battaglia a Boccon.
http://www.facebook.com/events/365353470221533/
http://dl.dropbox.com/u/72826703/Traversata_Trasversa_2012/Traversata_Trasversa_2012_Fronte.pdf
http://dl.dropbox.com/u/72826703/Traversata_Trasversa_2012/Traversata_Trasversa_2012_Retro.pdf
Filed under: Consigli di lettura, Copertine, Cose da vedere, Libri visti, Luoghi in cui essere, Mappe
Colli Euganei – Traversata del Solstizio – 24 Giugno 2012.
Quest’anno la Traversata del Solstizio è programmata per domenica 24 giugno, con qualche novità nella sua impostazione.
E’ confermato il percorso da Este a Bastia lungo la dorsale longitudinale degli Euganei.
La lunga camminata è dedicata al ricordo di Aldo Pettenella, “camminante dai piedi luminosi“, lo scrittore veronese morto alcuni anni fa, autore della apprezzatissima guida “Escursioni nei Colli Euganei” edita alla fine degli anni ’80 e ancora oggi aggiornata, diffusa, venduta e consultata dai numerosi “cultori” del turismo “a piedi” nel parco dei colli.
Il naturalista Toni Mazzetti, da sempre anima dell’evento di inizio estate, anticipa che la pochezza dei mezzi economici disponibili ha come conseguenza una manifestazione in ogni caso molto “francescana”.
“La flora dei Colli Euganei” di Antonio Mazzetti
[25 anni dalla prima pubblicazione 1987 -2012]
“Cammineremo assieme in letizia, con qualunque tempo, senza fretta, in piena libertà. Sarà un cammino ricco di semplicità e di emozioni, allietato dalla presenza di numerosi artisti”.
Quest’anno infatti l’Associazione Culturale Totem di Este (PD), le compagnie teatrali MenTalmente Instabile e Via Rosse, i gruppi musicali Malazeta e Calicanto, le associazioni La Vespa, Euganea Movie Movement, e gli amici de I Nuovi Samizdat, in occasione della “Traversata” provvedono alla preliminare selezione di alcune opere artistiche da installare in vari punti appropriati del percorso lungo i sentieri dei Colli Euganei nell’ormai consueto tragitto.
Nella selezione si tiene conto delle affinità con i temi dell’evento (ambiente, sostenibilità, solidarietà, vivere il territorio).
Particolare sarà l’attenzione per gli artisti che “vestendo il percorso” creeranno opere con materiali naturali, che potranno eventualmente essere mantenute in maniera non effimera sul luogo di installazione.
La traversata è una giornata di libertà, per questo non è richiesta agli artisti alcuna quota di iscrizione né altri contributi di qualsivoglia tipo.
Al contempo non è previsto nessun premio e nessuna classifica tra i selezionati, i quali avranno, però, la possibilità di esporre le loro opere durante un evento molto seguito, che vede la partecipazione di molte persone.
La partenza e’ “aperta”, nel senso che l’orario sara’ scelto dai vari camminanti secondo le proprie possibilità ed esigenze. La partenza ordinaria e’ comunque prevista, con qualsiasi tempo, alle ore 6 di domenica 24 giugno, con luogo di ritrovo in Via Vigo di Torre, all’esterno del Castello di ESTE.
Non è richiesta iscrizione e la partecipazione è gratuita.
Lungo il tragitto e all’arrivo non sarà fornita assistenza alimentare o d’altro genere, ognuno dovrà organizzarsi autonomamente e responsabilmente.
L’arrivo a BASTIA è previsto indicativamente per le ore 17:00 nella corte rurale della famiglia Pettenella. Ad allietare l’arrivo e il termine della giornata saranno previsti canti e musiche con la compagnia di Calicanto e un ristoro a base di bevande, frutta e torte;
Per il recupero dei mezzi lasciati a Este i camminanti dovranno organizzarsi autonomamente. Per chi fosse impossibilitato, sarà possibile prenotare un passaggio chiamando il numero 3284070488.
Ulteriori dettagli e aggiornamenti su: http://www.associazionetotem.blogspot.it/
Oppure sulla pagina Facebook della Associazione Totem:
http://www.facebook.com/pages/Associazione-Culturale-Totem/306651982727208
Per informazioni è possibile anche chiamare Toni Mazzetti al 335 6193310
Elenco degli artisti selezionati:
All in Orchestra – Liceo “G.Galilei”
Canossa
Ecce coro
Elisa Ravagnani
Marisa Merlin
Michela Battistella
Anna Maria Rosin
C.E.M.E.A. di Creola di Saccolongo
David Du Soleil & Il Palcomobile
Cesare Trivellato
Per dare una piccola idea della suggestione delle traversate dei solstizi, di seguito sono
raccolte alcune immagini relative alle camminate degli anni passati, tratte dalla pagina Facebook della Associazione Totem.
E, infine, ultimo ma non “ultimo”, un libro proposto dalla Libreria Moderna
http://www.brunomondadori.com/scheda_opera.php?ID=1876
19.06.2011
Anche quest’anno viene proposta dalla associazione culturale Totem di Este,
in coincidenza con il solstizio d’estate,
la Traversata dei Colli Euganei, da Este a Bastia di Rovolon.
La lunga e suggestiva passeggiata e’ prevista per il giorno domenica 19 giugno 2011.
Si tratta di un tragitto inusuale, per le sue intrinseche caratteristiche, e anche
per le modalità di organizzazione.
L’ itinerario si svolge lungo tutti i colli Euganei, dal limite sud verso la grande pianura fino all’estremità settentrionale in direzione di Padova.
La traversata del solstizio è un’opportunità di libertà in un giorno magico, un invito
al camminar lento per godere di volta in volta del paesaggio, del silenzio,
della compagnia di amici o dell’andar solitario.
Di seguito sono riportate l’indicazione del percorso ed alcune informazioni generali.
Maggiori dettagli sono disponibili nella pagina web della associazione Totem.
Rebecca Solnit
Infinite City: A San Francisco Atlas
Paperback: 167 pages
Publisher: University of California Press; 1 edition (November 29, 2010)
Language: English
ISBN-10: 9780520262508
ISBN-13: 978-0520262508
Come Venezia, San Francisco è una città piccola; entrambe sono vaste non per il loro territorio ma per le possibilità che offrono all’ immaginazione.
– Rebecca Solnit, Infinite City
Rebecca Solnit ha realizzato per University of California Press
un atlante di San Francisco (e della Bay Area) davvero speciale.
La scelta attenta e la raccolta di parole e mappe piene di significato catturano ed evocano la realtà e la storia di una città simbolo.
La piacevolezza e la densità del segno sono insieme generazione di sensazioni e di pensieri.
Writer, historian, and activist Rebecca Solnit is the author of thirteen books about ecology, environment, landscape, community, art, politics, hope, and memory, most recently the bestselling Infinite City: A San Francisco Atlas, a volume of 19 essays and 22 innovative maps, for which she commissioned and coordinated contributions from 27 writers, artists, and cartographers. Other books include A Paradise Built in Hell: The Extraordinary Communities that Arise in Disaster; A Field Guide to Getting Lost; Hope in the Dark: Untold Histories, Wild Possibilities; Wanderlust: A History of Walking; and River of Shadows, Eadweard Muybridge and the Technological Wild West (for which she received a Guggenheim, the National Book Critics Circle Award in criticism, and the Lannan Literary Award). A product of the California public education system from kindergarten to graduate school, she is a contributing editor to Harper’s and regular contributor to the political site Tomdispatch.com .
Infinite City, Rebecca Solnit’s brilliant reinvention of the traditional atlas, searches out the answer by examining the many layers of meaning in one place, the San Francisco Bay Area. Aided by artists, writers, cartographers, and twenty-two gorgeous color maps, each of which illuminates the city and its surroundings as experienced by different inhabitants, Solnit takes us on a tour that will forever change the way we think about place. She explores the area thematically—connecting, for example, Eadweard Muybridge’s foundation of motion-picture technology with Alfred Hitchcock’s filming of Vertigo. Across an urban grid of just seven by seven miles, she finds seemingly unlimited landmarks and treasures—butterfly habitats, queer sites, murders, World War II shipyards, blues clubs, Zen Buddhist centers. She roams the political terrain, both progressive and conservative, and details the cultural geographies of the Mission District, the culture wars of the Fillmore, the South of Market world being devoured by redevelopment, and much, much more. Breathtakingly original, this atlas of the imagination invites us to search out the layers of San Francisco that carry meaning for us—or to discover our own infinite city, be it Cleveland, Toulouse, or Shanghai.
CONTRIBUTORS:
Cartographers: Ben Pease and Shizue Seigel
Designer: Lia Tjandra
Artists: Sandow Birk, Mona Caron, Jaime Cortez, Hugh D’Andrade, Robert Dawson, Paz de la Calzada, Jim Herrington, Ira Nowinski, Alison Pebworth, Michael Rauner, Gent Sturgeon, Sunaura Taylor
Writers and researchers: Summer Brenner, Adriana Camarena, Chris Carlsson, Lisa Conrad, Guillermo Gómez-Peña, Joshua Jelly-Schapiro, Paul La Farge, Genine Lentine, Stella Lochman, Aaron Shurin, Heather Smith, Richard Walker
Additional cartography: Darin Jensen; Robin Grossinger and Ruth Askevold, San Francisco Estuary Institute
MAPS:
The Names Before the Names
Monarchs and Queens, map with artwork by Mona Caron
“I wanted to make maps gorgeous, seductive, delicious, and beautiful again,” says author Rebecca Solnit, whose 13th book, Infinite City: A San Francisco Atlas (UC Press) has been released in November 2010.
“Cartography used to be both an art and a science. I wanted to return to that.” Solnit’s career up to this point—she has authored books on topics as diverse as human response to disaster, getting lost, and wanderlust—prepared her to create an atlas that maps her specific experience with the city she has called home her entire adult life. Solnit collaborated with 27 writers, cartographers, designers, researchers, and artists to create 22 full-color maps that offer whimsical, insightful views of the city, along with essays that expand on the sometimes-surprising juxtapositions within.
One map, titled “Monarchs and Queens,” shows butterfly habitats alongside queer public spaces.
Another, “Poison/Palate,” plots toxic mines and factories in the Bay Area alongside farmers markets, farms, and artisan food producers.
The multilayered maps are intended to be provocative. For example, her map of the Mission, which is paired with first-person interviews from residents and day laborers, draws the United States-Mexico border at Cesar Chavez Street.
“I chose 22 ways to map San Francisco out of a million possibilities,” says Solnit. “It’s like that old expression: A poem about something ugly can still be beautiful. A map about murder or urban redevelopment can still be beautiful.” Solnit’s research assistant, Stella Lochman, helped her collect data from a rich group, from salmon experts to a handful of San Franciscans who’ve lived in SF nearly 100 years. Mapping the city with their help not only expanded Solnit’s own sense of place, but it also revealed to her the popularity of cartography. “Maps make people happy,” says Solnit. “They show where you are, and people like to know that.”
The atlas was also an attempt to reclaim an art form, offering an alternative to Google Maps and GPS. “Those maps confirm a certain reality,” she says, “but not the only reality.”
Solnit hopes there will eventually be a series of atlases in this style, each mapping a different reality in a different town. “I called the book Infinite City because there are countless ways to consider a place,” she says. “It’s the atlas that’s finite—there is always more.”